- La pizza quella cotta nel forno a legna, piena di mozzarella filante, con i bordi bruciacchiati e il basilico fresco.
- L'acqua la mia amata acqua della "Madonna" appena presa dalla sorgente, frizzante ma non troppo.
- Mangiare insieme scendere la domenica mattina e fare colazione tutti insieme, oppure impastare le tagliatelle e litigare per il condimento da scegliere.
- Gli abbracci quelli che troviamo sempre un motivo per dare. Anche solo per salutarci ogni mattina.
- Parlare in napoletano ed usare l'italiano solo in casi estremi, perchè noi "simme e Napule"
- Le camminate a scuola che quando non ne potevi più uscivi e andavi sulla pista dietro la palestra e restavi lì steso.
- "L'ammuìno" che in italiano sarebbe il chiasso ma non solo, è la vitalità, riuscire a sentire la musica della tua vicina anche se hai le finestre chiuse, i clacson delle macchine, la gente che parla sui balconi, che urla al telefono, che vive.
- La magia del sabato sera l'esigenza vitale di uscire, andare al pub, mangiare una pizza, passeggiare sul lungomare, vivere quell'unica serata libera che abbiamo, voler fare tutto e non riuscirci.
- Le risate avere la battuta pronta per ogni situazione, ridere fino alle lacrime, in classe, in giro.
- Gli inciuci spassionati sapere gli affari di tutta la città, di quelle vicine e qualcosa di più.
sabato 3 novembre 2012
Le 10 cose che mi mancano dell'Italia
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