lunedì 3 dicembre 2012

Esik a hò!


Lo so che non dovrei scrivere un post ogni giorno, ma che posso farci se ogni giorno qui è stupendo??



Esik a hò! Oggi ha nevicato.
Papà è venuto a svegliarmi alle otto per dirmi che nevicava, in cinque secondi sono andata a mettermi le lentine e ho aperto la finestra.
La prima neve della mia vita!
Era tutto bianco. Dal cielo cadevano dei batuffoli di neve. Erano leggerissimi e volteggiavano nel cielo per molto tempo prima di posarsi per terra.
Alla finestra della mia stanza c'è la zanzariera quindi non potevo mettere la mano fuori.
Sono corsa a vestirmi e non vedevo l'ora di uscire per toccare la neve.
Quando sono scesa da qualunque finestra mi affacciassi vedevo solo una pioggia bianca.
Il giardino era davvero magnifico, però non sono potuta uscire fuori a fare altre foto perchè Maszat, il nostro cane pazzo, mi avrebbe combinato una schifezza.























Ho convinto Ati ad uscire cinque minuti prima per fare altre foto. Ero eccitata come una bambina piccola, non la smettevo di  gridare per la contentezza.
Ho camminato per tutto il viale con la lingua di fuori per raccogliere un fiocco di neve. 
Mio fratello mi guardava con una faccia strana, ma alla fine credo che abbia imparato a conoscermi, e quando sono contenta perdo completamente il controllo.
Tutto era pieno di neve, bianco, freddo e morbido.
Dopo un po' la neve ha cominciato a posarsi sui capelli, alcuni fiocchi erano perfetti, come quelli che disegnavamo a scuola.
Erano diversi da quelli che avevo visto dalla finestra, che somigliavano più allo zucchero filato.
Mi sono resa conto che i guanti bianchi che avevo trovato in casa non erano l'ideale, perchè non si possono vedere i fiocchi di neve.
In compenso si vedevano benissimo sui miei capelli.

Quando siamo scesi dal bus (da Ati: sajt) c'era il vento che mi spingeva tutta la neve in faccia, era una strana sensazione, piccoli pezzetti di ghiaccio che si sciolgono sulla pelle. Non come la pioggia, proprio come la neve.





L'ultima cosa che ho visto prima di entrare a scuola è stato l'albero di Natale davanti al teatro, addobbato e coperto di Neve, il sogno di tutti i bambini, e anche il mio.

Dopo tutto questo tempo sotto la neve, tra vento, acqua e freddo, mi è venuto un mal di testa terribile, e sono tornata a casa prima. Quando sono uscita aveva smesso di nevicare, e quella della mattina si era quasi tutta sciolta.
Alle sei però sono andata alla scuola di musica perchè mi sentivo meglio e ha nevicato di nuovo.
Questa volta era una pioggia leggera, al punto da non sentirla, ma se alzavi gli occhi nelle vicinanze di un lampione non potevi che restare a bocca aperta.
La neve danzava nel cielo, tanti puntini bianchi in un mare blu.
Sono rimasta il più tempo possibile con la testa in sù per guardare, dato che era impossibile catturare quell'immagine in una foto. 


Non so come chiudere questo post, non mi piace lasciarlo così, ma non ho idee quindi... Sajt!







3 commenti:

  1. Queste foto sono le più belle che tu abbia mai postato, fino ad ora e la descrizione che hai fatto mi ha messo i brividi, perché mi è sembrato che stessi parlando di una dimensione surreale, di qualcosa che addirittura forse non esiste davvero, quando poi non è così! Bello bello bello.
    Posso immaginare la tua gioia e sono convinta anche io che Ati abbia compreso la tua reazione, insomma qui in Italia quando la vedremo mai una nevicata del genere o un paesaggio innevato?!
    Ora mi dileguo, un bacio Tut <3

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  2. Mi è venuta la pelle d'oca per l'emozione che sei riuscita a trasmettermi! Penso proprio che non sia solo un desiderio dei piccoli o solo tuo quello di voler sentire la neve sciogliersi sulle proprie mani, un giorno! Ci sono stata sulla neve, ma non è la stessa cosa che avere la neve appena ti svegli, quando esci da scuola, fuori dalla finestra prima di andare a nanna. Credo che questa sia stata una delle motivazioni che ti abbia spinto a mettere l'Ungheria tra i primi paesi preferiti! Suu <3

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  3. Lo sai che quei fiocchi di neve erano in realtà mie sentinelle? Eri così vicina, ma tu non riuscivi a percepire la mia presenza.
    Però la foto con la lingua di fuori non l'hai fatta, neh...

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